Emanuela Loi

Emanuela Loi

Emanuela Loi è stata un’agente della Polizia di Stato italiana, morta nella Strage di via D’Amelio; fu la prima agente donna della Polizia di Stato a restare uccisa in servizio.

Emanuela Loi nasce a Sestu in provincia di Cagliari il 9 ottobre 1967, è stata un’agente della Polizia di Stato italiana, morta nella Strage di via D’Amelio; fu la prima agente donna della Polizia di Stato a restare uccisa in servizio.

Conseguita la maturità magistrale, Emanuela entrò nella polizia di Stato nel 1989, frequentando il 119° corso presso la Scuola Allievi Agenti di Trieste. 

Nel 1991 venne trasferita a Palermo al commissariato Palermo Libertà e da lì i primi incarichi come il piantonamento al boss Madonia.

Emanuela Loi era affascinata dal lavoro delle scorte e aveva fatto amicizia con il caposcorta di Falcone, Antonio Montinaro. 

L’attentato di Capaci era stato uno choc per tutti, ma lei comunque aveva fatto la sua scelta, anche in memoria del suo amico Antonio, e aveva deciso di mettersi a disposizione anche per quel servizio. Nel giugno del 1992 era soltanto da un mese che Emanuela era stata assegnata definitivamente al servizio scorte e dopo poco era stata assegnata proprio alla scorta più difficile, quella del giudice Borsellino.

Il 19 luglio 1992 morì in servizio nella Strage di Via d’Amelio, insieme ai colleghi Walter Eddie Cosina, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

La strage di via D’Amelio 

Fu un attentato di stampo terroristico-mafioso avvenuto domenica 19 luglio 1992, all’altezza del numero civico 21 di via Mariano D’Amelio a Palermo, in Italia, in cui persero la vita il magistrato italiano Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L’unico sopravvissuto fu l’agente Antonino Vullo, che al momento dell’esplosione stava parcheggiando una delle auto della scorta.

Il 19 luglio 1992, alle ore 16:58, la Fiat 126 rubata contenente circa 90 chilogrammi di Semtex-H telecomandati a distanza (probabilmente da dietro un muretto in fondo alla strada o da un condominio in costruzione nelle vicinanze), venne fatta esplodere in via Mariano D’Amelio al civico 21 a Palermo, sotto il palazzo dove all’epoca abitavano Maria Pia Lepanto e Rita Borsellino (rispettivamente madre e sorella del magistrato), presso le quali il giudice quella domenica si era recato in visita. 

Bibliografia:

Annalisa Strada – Io, Emanuela agente della scorta di Paolo Borsellino.

N. Dalla Chiesa – Una strage semplice, Melampo, 2017

A. Corlazzoli – 1992. Sulle strade di Falcone e Borsellino, Melampo, 2017

Filmografia

La scorta di Borsellino – Emanuela Loi
(episodio della serie Liberi Sognatori), S.Mordini, Taodue film, 2017.

Gli angeli di Borsellino
diretto dal regista Rocco Cesareo, 2003

Canzoni

Emanuela, di F.Nitti e P.Agnello, in “Una ragione per essere qui”.