Domenica De Girolamo

Una sera di Febbraio del 1986 i due coniugi sono come sempre nella loro rivendita di tabacchi. All’improvviso sono sorpresi da individui che li aggrediscono e li feriscono fino a ucciderli. Il giorno del loro funerale a Platì verrà proclamato il lutto cittadino.

Nasce a Saline di Montebello Jonico, in provincia di Reggio Calabria, il 23 maggio del 1920.

Si impegna e si forma, infatti all’età di 27 anni viene assunta, come impiegata, dalle “Poste e Telecomunicazioni” presso la sede di Platì. In quel luogo non solo inizia la sua carriera lavorativa, ma conosce Francesco, un giovane ragazzo originario del posto, impegnato in politica, colto, caratterialmente pacato, gentile e intelligente.

I due ragazzi si innamorano sin da subito e, dopo il fidanzamento, si sposano nel gennaio del 1951. La giovane coppia, innamorata e felice, si stabilisce a Platì. La loro vita scorre serena e dal loro amore nascono tre bambine.

Domenica è da sempre convinta che la realizzazione personale e l’indipendenza economica siano un aspetto molto importante nella vita di una donna, al pari di sposarsi e avere dei figli. Crede che se la donna ha la possibilità di lavorare di conseguenza contribuisce al benessere della famiglia e all’armonia della stessa. È una mamma dolce, amorevole, attenta, sempre pronta ad ascoltare e dare consigli, molto precisa e scrupolosa sul lavoro. Presta servizio a Platì fino a quando, grazie a un concorso interno, viene promossa direttrice. Viene trasferita a Bivongi, Careri e dopo circa un anno rientra nell’ufficio di Platì, dove intanto si era liberata la sede di direttore.

Nel 1985 anche Domenica va in pensione e da quel momento aiuta il marito con la tabaccheria.

Una sera di Febbraio del 1986 i due coniugi sono come sempre nella loro rivendita di tabacchi. All’improvviso sono sorpresi da individui che li aggrediscono e li feriscono fino a ucciderli.

A trovare i loro corpi sarà Michelina,una delle tre figlie (in tabaccheria, lì farà la terribile scoperta). Le sue figlie sono sconvolte da un dolore così grande, improvviso e inspiegabile.

“Mi sono trovato di fronte a una scena raccapricciante, un fatto selvaggio e orribile, mai visto.” – commenta il giudice Macrì, recatosi sul luogo subito dopo il delitto.

Il giorno del loro funerale a Platì verrà proclamato il lutto cittadino.

Le indagini sono difficili da portare avanti. Platì è un piccolo comune dove la presenza delle cosche è fra le più alte nella zona jonica. L’omicidio di Francesco e Domenica, eseguito con così tanta ferocia, è di difficile lettura.

Solo grazie al referto autoptico si riuscirà ad accertare che i coniugi sono stati uccisi con un corpo contundente. Ma per il resto nulla sarà mai chiarito, né saranno trovati i responsabili del duplice omicidio.

Bibliografia

Si parla di Domenica e di suo marito Francesco Prestia in un capitolo del libro : S.Trimboli “La mia RAI dalla lottizzazione alla occupazione, 25 anni di storia in Calabria”, Edito da Pellegrini.