Istituto Statale Maffeo Vegio di Lodi

L’Istituto Statale “Maffeo Vegio” – intitolato all’umanista e pedagogista lodigiano vissuto nel XV secolo – inizia ad operare nel 1860. Attualmente sono attivi tre indirizzi liceali, quello delle Scienze umane, quello delle Scienze umane con opzione economico sociale, e quello Linguistico di cui, dal 2013, fa parte anche una sezione Esabac che permette alle/agli studenti di ottenere oltre al diploma italiano il Baccalauréat francese. 

L’azione pedagogica del Maffeo Vegio mette al centro le/gli studenti come persone per favorire il loro successo formativo  e la loro crescita come cittadine/i consapevoli e protagoniste/i del loro percorso di studi e di vita. Sono pertanto principi fondanti l’accoglienza e l’inclusione affinchè le diversità siano considerate una ricchezza da valorizzare e non una difficoltà da stigmatizzare.

In quest’ottica i percorsi di Pcto, proposti dalla scuola e realizzati in collaborazione con enti ed associazioni principalmente del territorio, sono indirizzati all’arricchimento della formazione raggiunta nel percorso scolastico e all’acquisizione di competenze di cittadinanza anche mediante l’attività pratica.

Il proficuo incontro con l’Associazione Una casa anche per TE offre, da alcuni anni, alla nostra scuola nuove opportunità per progettare e realizzare attività che rispondano ai suoi  obiettivi educativi e dà alle/agli studenti la possibilità di “sporcarsi le mani” e sperimentare concretamente cosa significhi cittadinanza attiva.

In particolare con le classi lavoriamo sul riutilizzo sociale dei beni confiscati, quindi il Pcto di quest’anno si è svolto , oltre che alla Libera Masseria di Cisliano, qui al Bosco dei 100 passi.

Nella prima fase, di ricerca e approfondimento sulle vite delle persone ricordate al prato della memoria, le/gli studenti hanno rafforzato le loro conoscenze su momenti della storia contemporanea del nostro paese che, talvolta, vengono tralasciati nei percorsi scolastici.

In una seconda fase hanno rielaborato quanto appreso realizzando le schede necessarie per rendere vive e significative le targhe del Bosco ed hanno così lasciato una traccia tangibile del loro essere protagoniste/i della vita di questo bene confiscato. Infine hanno animato il prato della memoria guidando altre/i studenti in una caccia al tesoro e rendendoli a loro volta protagonisti e responsabili della tutela di questo bene restituito alla comunità.