Rita Atria

Rita Atria, testimone di giustizia, nasce a Partanna il 4 settembre 1974. Gli uomini della sua famiglia, il padre Vito e il fratello Nicola, erano piccoli boss di quartiere che facevano capo alla famiglia degli Accordo.

Rita Atria, testimone di giustizia, nasce a Partanna il 4 settembre 1974. Gli uomini della sua  famiglia, il padre Vito e il fratello Nicola, erano piccoli boss di quartiere che facevano capo alla famiglia degli Accordo .

Nel 1985 il padre viene ucciso e sei anni dopo, nel 1991, viene ucciso anche il fratello. Rita allora decide di denunciare i fatti accaduti ed incontra Paolo Borsellino, rivelando tutto ciò che sapeva del padre e del fratello e permettendo così l’arresto di molti appartenenti alle cosche Di Partanna, Sciacca e Marsala. Per questo viene trasferita a Roma sotto protezione, in località segreta e sotto falso nome.

Rita vive isolata, rinnegata dagli altri familiari. Per Rita, Paolo Borsellino è un secondo padre e quando viene a sapere della sua morte perde ogni speranza e il suo sogno si spezza. Il 26 luglio 1992, ad una settimana di distanza dalla strage di via d’Amelio, si getta dal settimo piano di un palazzo di Viale Amelia 23 a Roma dopo aver scritto sul suo diario: “Ora che è morto Borsellino, nessuno può capire che vuoto ha lasciato nella mia vita. Tutti hanno paura ma io l’unica cosa di cui ho paura è che lo Stato mafioso vincerà e quei poveri scemi che combattono contro i mulini a vento saranno uccisi. Prima di combattere la mafia devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che c’è nel giro dei tuoi amici, la mafia siamo noi ed il nostro modo sbagliato di comportarsi. Borsellino, sei morto per ciò in cui credevi, ma io senza di te sono morta”.:Aveva solo 17 anni. Al funerale non partecipò alcun cittadino di Partanna, nemmeno la madre, che si era lamentata di quella “fimmina lingua longa e amica degli sbirri” che aveva disonorato la famiglia, e che qualche qualche mese venne sorpresa mentre prendeva a martellate la fotografia di Rita sulla tomba di famiglia.

Filmografia

La siciliana ribelle 2009 

Non parlo più 1994

Bibliografia

G. Montemagno “Il sogno spezzato di Rita Atria” Battaglia Edizioni

M.P. Daniele “Il mio giudice” Ridotto Edizione

A.Gentile “Volevo crescere vento” Mondadori

P. Reski “Rita Atria. La picciridda dell’antimafia”

Canzoni

Alfonso De Pietro “La canzone di Rita”

Barbara Gioacchino “Rita aveva ragione”

Nino Forestieri “Rita Atria”